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Professione Influencer: come diventarlo con una laurea

L’ influencer può essere considerato un professionista?

Quante volte ci siamo trovati al centro di questa discussione, tra chi lo considera fautore di facile guadagno commisurato a poco impegno, e chi, invece, gli riconosce che ha parecchio successo, in quanto acquisisce notorietà divenendo un vero e proprio ‘brand vivente’.

Forse si deve solo prendere atto che il marketing tradizionale sta lasciando spazio a strategie innovative che trovano proprio nell’ influencer un “opinion leader” su cui puntare per veicolare prodotti e messaggi relativi all’azienda.

Ma come si diventa influencer? È un lavoro che si può imparare oppure conta solo il talento?

In questo post parliamo della nuova trovata nell’ambito dell’ influencer marketing per dare dignità e competenza a queste figure: un corso di laurea con indirizzo specifico “influencer”.

Chi è oggi l’influencer e qual è il suo valore?

Da quando una allora sconosciuta Chiara Ferragni ha esordito sui social con un semplice primo piano con il suo cane se ne è fatta di strada, dando il via ad un vero e proprio proliferarsi di profili simili.

Molto è stato scritto e molto è stato detto ma ancora oggi mettere tutti d’accordo sulla definizione di influencer è difficile. Ciò che possiamo dire è che gli Influencer sono coloro in grado di influenzare chi li segue, grazie non solo alla loro notorietà, ma anche alla loro “affidabilità” e “stile”.

Peraltro i numeri parlano di un fenomeno in continua crescita; in Italia, ad esempio, negli ultimi due anni c’è stato un aumento del 6,5% nel numero delle persone pagate per svolgere il lavoro di “influenzatore” sui social, come emerge da un recente studio di Brandmanic .

Questa “influenza” li fa diventare un’ indispensabile risorsa per i brand, perché coinvolgerli significa avere un ritorno importante in termini di immagine e notorietà a fronte, al contrario di ciò che si può pensare, di un basso costo sostenuto, soprattutto se restiamo in un target specifico.

Quando si parla di Influencer si pensa, infatti, che il fenomeno riguardi profili di chi ha migliaia se non milioni di followers, ignorando completamente chi ne ha molti di meno.

Al contrario tra i brand si sta diffondendo la tendenza a coinvolgere i micro influencer, personalità con molti meno followers ma capaci di costruire un rapporto reale con i propri seguaci che, in un certo senso, pendono dalle loro labbra, identificandosi completamente.

Come si riconosce un influencer?

C’è ancora molta confusione sia da parte delle aziende che li cercano, sia da parte di chi vede tutto questo come un lavoro. Questo perchè diventare un vero influencer è tutt’altro che semplice, richiede tempo e molto impegno.

Tutti, infatti, siamo potenziali influenzatori, ma ciò che ha generato in questi profili successo e visibilità, capace di indurre il pubblico ad un’azione ben precisa, è dimostrare di essere affidabili e credibili, professionali verso le aziende.

E’ chiaro che queste caratteristiche non viaggiano da sole, ma devono essere corredate da una buona e costante presenza sul web e dall’impostazione della miglior immagine, che non si traduce per forza nell’inserire una foto profilo in cui vi si ritrae in primo piano e sorridenti, ma anche nel rimanere lineari al tema e quindi, sempre riconoscibili per quel target, evitando “colpi di testa” che avranno poi un contraccolpo sulla brand reputation.

Ma questi semplici accorgimenti bastano per essere considerato un professionista del settore?

A quanto pare non del tutto!

Nasce, infatti, un corso di laurea per diventare influencer professionisti!

Professione: influencer

Seppur da una parte l’influencer, come ti abbiamo fatto notare, è ormai diventato a tutti gli effetti una figura professionale e seguitissima nel suo campo, attualmente non è regolamentata dal mercato italiano.

Quindi in attesa di nuovi sviluppi giuridici, quale modo migliore, se non una laurea per dare dignità e competenza a queste figure?!

Che tu sia un giovane ambizioso nel diventare influencer partendo da zero, o che tu già abbia intrapreso tale carriera ma ti vuoi migliorare tramite l’acquisizione di ulteriori competenze, l’Università telematica E-Campus ha progettato un corso di laurea che mira a fornire i tools necessari alle emergenti star dei social al fine di presentarsi sulle “piazze del web” con delle buone basi comunicative e con un approccio strategico al lavoro che li attende.

Come ogni altro corso triennale, prevede il raggiungimento di 60 crediti formativi annuali, per un totale di 180 crediti da ottenere per ricevere il tanto agognato titolo. L’offerta formativa, si articola in differenti tipologie di esami, si va dalla Semiotica e dalla Filosofia dei linguaggi, dall’Estetica della comunicazione all’Organizzazione aziendale, passando per la Psicologia e la Sociologia della moda.

Poi ancora, il Diritto dell’informazione e della comunicazione, oltreché Laboratori tematici che vanno dalla Scrittura istituzionale e pubblicitaria alla Lettura dell’immagine. Infine sono previsti tirocini formativi sul campo.

Ma serve davvero una laurea?

Anche se il corso di laurea ha ancora vita breve, la notizia sta facendo discutere, divenendo uno dei temi più ricercati sul web. Le perplessità sono molte dal momento che gli influencer più seguiti, presi come ispirazione dai giovani sono i primi a non possedere un titolo accademico, come ad esempio Chiara Ferragni che non ha mai fatto mistero di non aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ma comunque regina di un impero economico e sociale inarrestabile.

E chissà che un giorno non si trovi proprio lei in cattedra, insieme ai suoi colleghi più seguiti a dispensare qualche dritta per il successo!

Ma se il passato è stato scritto, la domanda sorge spontanea: cosa dobbiamo aspettarci dai nuovi laureati influencer?

Avranno sicuramente imparato la lezione, ma saranno in grado di qualificarsi come opinion leader credibili e affidabili, affrontando una concorrenza spietata nel grande oceano dei social?

Mentre ci pensi e ti chiarisci le idee sull’ intraprendere questo nuovo percorso, potresti iniziare ad avviare subito collaborazioni con le aziende iscrivendoti a una piattaforma di Influencer Marketing, come AQER.

Non hai idea di che cosa sia? Si tratta di una web app che mette in contatto brand e influencer, senza intermediazioni. Inizia a dirci qualcosa di te, di cosa ti occupi e su quali social sei attivo. Grazie a queste informazioni i brand potranno contattarti per mandarti prodotti da provare o proporti altre forme di collaborazione.