Addio rossetti, tacchi alti e location da sogno. Benvenuti stracci e spazzoloni.
Stiamo scherzando, ma neanche troppo. L’ultimo trend del panorama social sono i cleaning influencer. Donne (ma anche qualche uomo) che dispensano consigli su gestione e pulizia della casa, conducendoci verso un paradiso di armadi perfettamente ordinati, cucine scintillanti e bagni al top.
Cleaning Influencer: chi sono e perché vengono seguite?
Le cleaning influencer sono persone di ogni età ed estrazione sociale, che scelgono di raccontare online le loro routine di pulizia e di riordino, prevalentemente con foto e video su Instagram e Youtube.
Antesignana della categoria è stata Marie Kondo, una giapponesina diventata famosa grazie al libro “Il magico potere del riordino” e protagonista anche di una serie su Netflix. Con oltre 3 milioni di follower su Instagram, si ripropone di trasformare la nostra vita rimettendo in ordine gli spazi in cui abitiamo, buttando tutto il buttabile e conservando solo ciò che “trasmette gioia”.
Per lei, l’ordine è una vera e propria filosofia di vita. Allo stesso modo, anche altre cleaninfluencer non si limitano a descrivere trucchetti per sgrassare la cappa della cucina, ma teorizzano i benefici influssi delle pulizie sulla nostra salute mentale. “Tidy home is a tidy mind” è il loro mantra.
Chi sono le persone che scelgono di seguire questa tipologia di influencer e perché?
Le cleaning influencer hanno un pubblico eterogeneo: non parlano solo ai “malati del pulito”, ma si ripropongono di fornire consigli utili a chiunque abbia una casa da tenere pulita e in ordine (cioè, alla fine, un po’ tutti). Sono prevalentemente donne e hanno un target prevalentemente femminile, ma rispondono alle critiche delle femministe dicendo che i loro consigli valgono per tutti, a prescindere dal genere, e che una fetta – ancorchè piccola – del loro pubblico è composta anche da uomini e ragazzi giovani, appena trasferitisi a vivere lontano dai genitori.
Ma perché mettere like a un video in cui si mostra come pulire il lavello?
I cleaninfluencer piacciono perché appaiono semplici, vicini al loro pubblico, con una vita molto meno glamorous rispetto ai colleghi beauty e fashion influencer. Li ammiriamo perché vorremmo essere come loro e, al tempo stesso, la perfezione dei loro appartamenti così lindi e “instagrammabili” ci appare a portata di mano, i consigli che dispensano semplici e concreti.
A detta degli esperti, questo trend rappresenta una nuova voglia di normalità, il ritorno alla concretezza dopo l’ubriacatura di lusso e griffe esibite dalle fashion blogger più conosciute.
Non si tratta solo di olio di gomito, ma del desiderio di stare bene nel posto più importante del mondo: tra le quattro mura di casa propria. Le cleaning influencer ci mostrano un paradiso a portata di mano: tutti noi, anche se non abbiamo budget stratosferici, possiamo scegliere di vivere in una casa più ordinata e pulita.
Pulire è un nuovo trend? Vediamola così: essere circondati da uno spazio ordinato e armonioso è qualcosa che ci fa stare bene con noi stessi e giova alla nostra salute mentale. Non solo coach del pulito, quindi, ma ambasciatrici di uno stile di vita all’insegna dell’ordine, fuori e dentro di noi. Non vi viene già voglia di riordinare la scrivania?
Perchè dovresti puntare sulle Cleaning Influencer ?
Ovviamente, le aziende non hanno tardato ad accorgersi di questa nuova tendenza. Molto spesso i cleaning influencer citano prodotti per la casa e la pulizia, spiegando come usarli per facilitare la propria routine domestica. La loro autenticità, unita ai suggerimenti pratici, rende queste “segnalazioni” molto efficaci, molto più di un tradizionale annuncio pubblicitario, permettendo di raggiungere un target con un interesse specifico nel settore con un budget molto inferiore rispetto alla classica pubblicità.
Ecco dunque che molte aziende del mondo home care hanno iniziato a collaborare con cleaning influencer più o meno famose. A quanto pare, con ottimi risultati.
Nel Regno Unito, è aumentato il numero di persone – anche ragazzi giovani – che acquistano prodotti per la pulizia: la catena Savers ha parlato di un incremento dell’11%, a quanto pare effetto del boom degli influencer che “hanno reso divertente pulire”.
Vi basti sapere che quando la nota influencer Mrs Hinch ha decantato le lodi di un panno antibatterico di una certa marca, il prodotto è andato sold out per settimane e il sito del brand è crashato.
Chi sono le Cleaning Influencer più famose e come contattarle?
La già citata Mrs Hinch, al secolo Sofie Hinchcliffe, con i suoi quasi 3 milioni di followers su Instagram è una delle rappresentanti più note della categoria cleanfluencer. Melissa Maker, canadese, ha puntato tutto su Youtube: il suo canale conta oltre 500 video e più di 1 milione di iscritti. Lynsey Crombie, nota come “queen of clean”, che aveva aperto un profilo Instagram per controllare le attività online dei suoi figli, è rimasta sbalordita dalla sua stessa popolarità e ammette di guadagnare “più di quanto abbia mai guadagnato prima”.
E in Italia?
Titty & Flavia sono due simpatiche signore che amano vestire in coordinato: i loro consigli di vita quotidiana, che dispensano sul loro sito soluzionidicasa.com, su Youtube e sui social spopolano e hanno portato il duo ad approdare in RAI e scrivere ben 7 libri.
È in missione per “igienizzare la vita”, invece, @yesyoucandeggina, al secolo Giulia Groppo, che si autodefinisce la “Chiara Ferragni del pulito”.
Luca Guidara invece sceglie di citare Marie Kondo nella sua bio su Instagram. Forte di oltre 54.000 followers, il coach dell’ordine (nonché compagno di un altro influencer del web, il cuoco salutista Marco Bianchi) dispensa preziosi consigli su come pulire i vari angoli della casa e vivere in modo più ecosostenibile.
Questo solo per citare alcuni dei personaggi più noti al momento. Ma mai come in questo caso the next big thing potrebbe essere ancora sconosciuta. Il momento giusto per individuare i cleaninfluencers del futuro è ora. I brand possono sfruttare questo nuovo trend e selezionare influencer del settore ancora alle prime armi, i cosiddetti nano e micro-influencer.
Ma come scovarli? La soluzione è a portata di mano (anzi, di strofinaccio): AQER, il marketplace nato per mettere in contatto brand e micro-influencer.