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Come diventare uno YouTuber senza mostrarsi in video

I video ti piacciono ed effettivamente te la cavi pure con la videocamera. Tra l’altro, molte persone apprezzano il tuo estro creativo, la tua capacità di catturare scene particolari, che, grazie al montaggio, diventano piccoli capolavori. Sì, su YouTube c’è di meglio, ma c’è anche molta roba con molte visualizzazioni, di qualità peggiore. Ti chiedi: perché non provo a diventare anche io uno YouTuber? Già, sempre la stessa storia. Non vuoi farti vedere. Però, sai, mica è detto che tu debba mostrarti. Puoi evitarlo, tranquillamente!

Entri su YouTube e te li trovi lì a decine. Pronti a stupirti con il loro ultimo contenuto, a postare un altro video, a farti meravigliare, strapparti una risata. Gli YouTuber, nel mondo, sono davvero molti e diversi sono riusciti addirittura a far carriera, a tirar su belle sommette, collaborando con aziende che sono alla ricerca di persone come te. 

Più volte hai accarezzato l’idea: unire la tua passione per il videomaking alle tue capacità creative perché “magari ci riesco pure io” però, c’era sempre un ostacolo a fermarti. Inutile: c’hai provato e riprovato, ma stare lì, con la telecamera di fronte e parlare non ti riesce. Ti blocchi, balbetti, avvampi e basta. Al terzo tentativo, la frustrazione aumenta e riponi il tuo piccolo sogno nel cassetto. Hai mai pensato però che per essere uno YouTuber tu non debba necessariamente mostrarti?

Improvvisamente, ti senti un attimo spaesato, ma se ci pensi è così. Come i documentaristi, anche gli YouTuber possono produrre contenuti video senza esserne oggetto.

Come diventare uno youtuber senza mostrarsi in video

Lo scrivevamo proprio qui sopra, non tutti i video presuppongono la presenza di un conduttore, per così dire. Ci sono alcune scene che si raccontano da sole; qualche volta basta inserire un sottopancia oppure è sufficiente una voce fuori campo che spieghi qualche operazione.

Insomma: a seconda del contenuto puoi scegliere tu cosa mostrare, senza però finire del tanto temuto obiettivo. Dopotutto, se non sei a tuo agio, questa tensione è chiaramente percepita dai tuoi follower che possono addirittura smettere di seguirti proprio a causa di questa mancata naturalezza. E sarebbe un peccato!

Puoi invece restare autentico, coerentemente al tuo carattere, pur creando video che piacciano. È stato già fatto e continueranno a farlo. Dilungarsi ancora è inutile perciò senza risultare noiosi, possiamo citarti sull’unghia tre tipologie di YouTuber che possono tranquillamente nascondersi dietro la camera, pur producendo contenuti interessanti.

Andiamo!

  1. Travel vlog. Se racconti una meta, gli utenti non è te che vogliono vedere!

    Hai mai guardato uno di quei documentari sulla Savana, su New York City, perdendoti tra il riflesso del sole che si specchia sui grattacieli di Manhattan o lasciandoti ammaliare dal passo felino di un leone? 

    Ecco. E quante volte, invece, ti sei crogiolato nel dubbio chiedendoti chi sia lo speaker, che volto abbia il giornalista?

    Ecco, a naso possiamo ipotizzare che la risposta alla prima domanda sia “sì” e che alla seconda tu abbia detto “raramente”. Quando si parla di viaggi ciò che conta sono le mete, i posti da visitare, le vedute da appuntare nella lista delle 10 da vedere e così via…

    In altre parole, se ti occupi di viaggi, se sei un travel blogger, ai tuoi follower non interesserà vederti in volto o scoprirti nelle riprese, finché fornirai loro clip che raccontano posti esotici, borghi affascinanti, città energiche o natura selvaggia. Insomma, quando posti video sui viaggi, puoi evitare di mostrarti in giro. Inutile girarci intorno: ai tuoi seguaci non serve.

  2. Tutorial e DIY. La chiarezza premia, il conduttore no!

    Qui, il discorso è analogo. Sia se ti occupi di make-up, hair-style o che proponga soluzioni alternative per risolvere i problemi domestici più comuni, il tuo pubblico sarà interessato solo a una cosa: come fare per!

    Ti faccio un esempio molto sciocco, che però funziona. Ricordi le famose mani di Art Attack? Tutti sapevamo che a trasformare quei blocchi informi di carta, giornale e colla vinilica non fosse Giovanni Muciaccia, ma non c’è mai interessato. Perché? Ovvio: l’oggetto del video era il fai-da-te e non l’artista, che sistematicamente creava manufatti irreplicabili, tra l’altro.

    Lo stesso succede quando fissiamo lo schermo alla ricerca di tutorial. Siano essi tencologici o di stile, siamo concentrati. Vogliamo risolvere un problema. Dobbiamo capire come fare le onde con la piastra o come scontornare una foto con Photoshop, perciò non è funzionale vedere chi sta operando. Anzi: potrebbe addirittura distrarci!

  3. Recensioni. Dopotutto, quello che conta sono le tue opinioni

    Stai cercando un nuovo asciugacapelli professionale a buon mercato o uno smartwatch economico che ti permetta di monitorare le tue performance sportive e abbia una batteria di lunga durata. Che fai? Individui diverse soluzioni, poi cerchi le recensioni e cominci a guardarle.

    Le videorecensioni sono magnetiche: ti mostrano il prodotto, ti svelano i pro e ti mettono in guardia sulle pecche; ti aiutano a capire come usare quel dato articolo e così tu, minuto dopo minuto, affini la ricerca. Capisci se quello è l’acquisto che devi fare, dando fondo ai risparmi, o se è meglio aspettare. 

    Ora: tu guardi queste clip per conoscere l’articolo o per perderti negli occhi blu dello YouTuber che racconta vita, morte e miracoli di questo o quel prodotto?  La risposta mi pare ovvia. I recensori sono la terza categoria di YouTuber che non deve mettersi in mostra. Sul palcoscenico c’è il prodotto.

Non devi metterci la faccia, se non vuoi!

Sono proprio queste tre tipologie di influencer di cui ti abbiamo appena parlato, infatti, ad attirare sempre più spesso l’attenzione di aziende, negozi e brand. Piccoli e grandi marchi vedono negli influencer, e quindi anche negli YouTuber, promotori eccezionali della loro merce o dei servizi offerti. 

Che tu voglia raccontare una meta turistica, dire la tua sul posto in cui hai soggiornato, spiegare come ti sei truccata, come hai risolto un problema al PC o aiutare nella scelta del giusto prodotto, il tuo viso è poco rilevante. Contano le tue opinioni e la creatività che impieghi per creare un contenuto coinvolgente.

Puoi diventare un influencer e guadagnare anche senza farti video-selfie!

Come diventare un influencer senza 1.000.000 di iscritti al canale?

Sì, hai capito bene. Puoi essere un influencer. Sì, senza metterti in mostra e senza avere migliaia di iscritti al tuo canale. Il motivo è semplice: gli influencer con un seguito più contenuto risultano essere più veritieri dando ai brand, che scelgono di affidarsi a loro, ritorni maggiori. I micro e i nano-influencer, di fatto, stanno spopolando proprio per la loro autenticità.