Si sa ad oggi il mondo del fake è dietro l’angolo!
Indicativamente un anno fa, è scoppiato il caos!
Tantissimi profili gonfiavano artificiosamente il numero di followers, mi piace e visualizzazioni per poter essere presi in considerazione da aziende o agenzie di comunicazione per avviare collaborazioni con loro e quindi ottenere soldi o prodotti.
Truccare questi numeri era, ed è, facilissimo tramite servizi online che, utilizzando applicazioni e software, creano finti utenti in grado di mettere mi piace su un contenuto o seguire un profilo che paga per avere un numero più importante rispetto a quello che avrebbe nella realtà.
Ovviamente, queste attività vanno contro le policy di Instagram.
È da qui che nel mondo dell’influencer marketing si apre una sfida per combattere questi fenomeni a favore di valori come la lealtà e la credibilità.
Purtroppo smascherarli non è facile ma non impossibile, come ti avevamo suggerito nel nostro articolo: “Influencer fraud: come evitare i finti influencer”.
In questo blog post ti parleremo di questo e di come Instagram sta affrontando la questione!
Come nascono i finti influencer e le fake news
Tutti abbiamo avuto a che fare con profili che vantano numeri esorbitanti che ci lasciano perplessi e anche un po’ invidiosi!
Questi numeri sono totalmente falsi!
Non derivano infatti da attività compiute da persone vere che seguono il profilo del finto influencer.
Sono profili che vengono creati automaticamente solo a questo scopo, i cosiddetti finti influencer!
Un’interessante ricerca ha studiato le caratteristiche di questi profili e ha stilato 3 steps per creare un finto influencer :
- Bisogna creare un personaggio, pensare a che tipologia di foto e video si vogliono pubblicare su Instagram e che cosa comunicare.
- Una volta creato il personaggio e i contenuti (foto/video) bisogna truccare i numeri, ovvero acquistare seguaci e mi piace sulla pagina instagram del finto influencer.
- Bisogna proporsi alle aziende, attirare l’attenzione con numeri ovviamente falsi, e sperare che qualcuna accetti di dare prodotti, o addirittura soldi.
Come puoi capire è uno stratagemma crudele ma ormai purtroppo diffuso!
Inoltre recentemente è uscito un reportage che smaschera molti influencers che fingono di essere stati sponsorizzati dai brand: in pratica postano contenuti in cui taggano i brand e li ringraziano per la fiducia.
Peccato che le collaborazioni non ci sono mai state, ma facendo così questi presunti influencers sperano di ottenere collaborazioni reali.
Anche se questi sono esempi un po’ estremi dimostrano che Instagram è uno strumento importantissimo usato e spesso abusato sia da chi vuole farsi conoscere come influencer sia da chi vuole far conoscere il proprio profilo!
E’ quindi più che prevedibile che ci siano persone disposte a raggiungere il loro obbiettivo con ogni mezzo.
Il problema maggiore è che spesso le strategie usate dai fake infuencers funzionano, per lo meno a breve termine, ragione per cui è più difficile scovarli!
Una tecnica nuovissima, meritevole di essere menzionata è il Comment Pods , gruppi su Whatsapp o Telegram creati apposta per scambiarsi interazioni.
Alcuni di questi gruppi sono a pagamento se chi vi partecipa ha decine o centinaia di migliaia di followers ,un like ricevuto da un account con 100000 followers vale molto di più di un like dato da un account con 10 followers!
In ogni caso queste tecniche sono teoricamente penalizzate da Instagram.
Cosa sta facendo instagram
Instagram è ancora una di quelle piattaforme che ti permette un minimo di visibilità organica, a differenza del fratello maggiore Facebook, e bisogna fare in modo che questa visibilità organica sia sfruttata il più possibile.
Proprio per questo si creano su questa piattaforma i profili falsi!
Sono mediamente riconoscibili , perchè se da un lato i commenti sono tutti autentici, dall’altro vengono scritti decine e decine di commenti entro pochissimi minuti dopo aver postato la foto e per poi vedere il numero di questi stabilizzarsi.
Non è normale infatti ricevere 50 commenti in 10 minuti e poi una decina di commenti nelle successive 24 ore.
Quale potrebbe essere la soluzione?
Eccola… creare contenuti di valore per chi ci segue e spingere la gente a fare altrettanto.
Like e followers non valgono più tanto oramai, vale il tasso di coinvolgimento della community che si crea, quest’ultima alimenta poi le interazioni con le condivisioni e il passaparola.
Ma più praticamente come si impegna Instagram in questa lotta?
Direttamente dal social spiegano che a chi impiega i bot verrà inviata una richiesta di cambio password per consentire all’utente di scollegarsi da applicazioni esterne.
Chi ignorerà questi messaggi verrà, semplicemente, bannato.
Tutto questo può avvenire con l’aiuto di alcuni software ad alto tasso di tecnologia capaci di identificare automaticamente le attività illecite e di notificarle ai gestori dell’account.
Nonostante gli sforzi in questa direzione ci siano, purtroppo bisogna dire che non c’è tecnica che ci assicuri che i contenuti prodotti e i profili siano di qualità.
Perciò è utile sempre concentrarsi per prima cosa su questo.
Parte del problema risiede comunque proprio nel modo in cui funziona Instagram: non possono aspettarsi di cambiare l’algoritmo e limitare il numero di persone raggiunte da ogni account e sperare che gli utenti se ne stiano con le mani in mano e vedere il loro engagement precipitare.
Non credi?
Ci saranno sempre i furbetti ma il modo in cui Zuckerberg ha cambiato Instagram non ha aiutato a limitare i likes e i commenti finti.
Tutto questo come potrai capire fa parte di un piano più grande di quello che possiamo immaginare e capiamo che per i non addetti ai lavori queste cose sono difficili da scovare.
La truffa per il brand è dietro l’angolo!
Proprio per aiutarti, ci sono dei potenti strumenti: le piattaforme di influencer marketing!
AQER è una di queste! Qui potrai avviare interessanti campagne, stabilendo rapporti di collaborazione trasparenti con influencer veri e leali!
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