Categorie
brand

Come aumentare l’engagement sui social media aziendali con l’Influencer Marketing

Il tuo brand è presente su tutti i canali social, hai un piano editoriale ben strutturato e pubblichi contenuti di qualità ma…l’engagement latita?

È un problema comune a molte aziende, anche a seguito dei continui cambi di algoritmo che penalizzano la visibilità organica dei post. D’altro canto però, avere una solida fan base di followers e persone che interagiscono con i propri post è un asset importante per le aziende, in termini di brand awareness ma anche di conversione e creazione di nuovi lead.

La buona notizia è che l’influencer marketing può esserti utile anche per incrementare l’engagement sui canali social aziendali.

Generalmente, il contributo degli influencer consiste nella pubblicazione di contenuti sui propri canali social, non direttamente su quelli del brand. Tuttavia, direttamente o indirettamente, gli influencer possono contribuire anche a “rivitalizzare” i canali ufficiali del brand. Vediamo come.

Quali sono le cause di un basso engagement sui social aziendali?

Partiamo dal principio. Perché i canali social aziendali hanno un basso engagement? Come abbiamo detto, spesso gli algoritmi (di Facebook ma non solo) tendono a penalizzare notevolmente la visualizzazione organica dei post pubblicati sulle pagine, dunque è difficile anche solo “farsi vedere”, comparire nei feed degli utenti.

In secondo luogo, per i brand non è facile “tenere vive” le proprie pagine pubblicando con regolarità contenuti vari, interessanti e di qualità. A volte i post tendono ad essere tutti uguali, con immagini poco personalizzate che non si fanno notare. Le aziende, poi, non hanno libertà assoluta: i post devono essere coerenti tra di loro e con il tone of voice aziendale, mentre questi vincoli sono meno stringenti se a parlare sono followers o influencers.

Talvolta, poi, il problema dei brand che sono presenti da poco sui social può essere il numero di followers: se la fan base è ridotta, infatti, anche i contenuti più interessanti rischiano di avere poco riscontro.

Che il problema sia allargare la fan base, dare visibilità ai post o rendere più vario e interessante il piano editoriale, gli influencer possono essere uno strumento prezioso per supportare i canali social aziendali.

Come può un influencer incrementare l’engagement sui canali aziendali?

Come abbiamo detto, gli influencer generalmente postano contenuti sui propri canali. Tuttavia, è prassi diffusa quella di citare nella didascalia il brand, con apposito tag @nomebrand. In questo modo, si incrementeranno le visite al canale ufficiale su quel determinato canale.

Magari l’utente conosce già il brand “nella vita reale”, ma non gli era mai venuto in mente di cercarlo sui social. Magari, invece, non lo conosce ma viene incuriosito dalla citazione del suo influencer preferito, e dunque in pochi click può andare a vedere il profilo ufficiale e cliccare su “segui”, in modo da vedere i prossimi post.

Il brand poi, può repostare i contenuti dell’influencer sui propri canali, in modo da avere a disposizione una fonte di contenuti originali e di qualità, con un engagement rate maggiore rispetto a quelli del “classico” piano editoriale. I repost funzionano bene sia su Facebook che su Instagram. Su Instagram, in particolare, è piuttosto diffusa l’abitudine di pubblicare gli screenshot dei repost nelle Stories, in modo da avere un contatto diretto e immediato sia con l’influencer che con i fan, senza andare a intaccare il feed ufficiale del brand.

Un’ ulteriore strada è quella del cosiddetto “takeover” della pagina. Per “Instagram takeover” si intende il momento in cui un influencer, ovviamente designato dal brand, “assume il controllo” del profilo ufficiale, postando contenuti per un periodo di tempo prestabilito, ad esempio un giorno. Questo tipo di collaborazione, ovviamente, funziona se c’è una grande affinità tra il brand e il personaggio scelto e può dare buoni riscontri ad entrambe le parti. L’influencer ovviamente avrà cura di comunicare in anticipo ai propri followers l’evento, in modo da portare quante più persone possibile a seguire i contenuti sulla pagina del brand. Il profilo aziendale, d’altra parte, si arricchirà in breve tempo di contenuti originali e personali.

Il personaggio scelto può essere un “big”, ma anche un micro-influencer che viene invitato a conoscere – e dunque a mostrare al pubblico – il backstage o il lato più nascosto dell’azienda, con un approccio storytelling.

Perchè scegliere i micro influencer per aumentare l’engagement?

Come abbiamo detto, anche i piccoli influencer possono aiutare ad aumentare l’engagement rate sui profili ufficiali del brand. Personaggi con una fan base nell’ordine delle migliaia di persone un tempo venivano “snobbati” dalle aziende in quanto appunto troppo “micro”. Ma i dati dimostrano che sono proprio i micro-influencer quelli a far registrare i tassi di engagement più alti, perché sono personaggi di nicchia con una base di followers fedeli e appassionati. 

Condividere contenuti creati dai micro-influencer è premiante per l’azienda perché questi sono più credibili e dotati di personalità e carattere individuale, dunque creano affinità ed empatia tra utente e brand.

Inoltre, dare voce a più influencer diversi, ognuno con le proprie peculiarità, può consentire al brand di utilizzare un linguaggio meno “ingessato”, rappresentando come in un affresco corale le diverse sfaccettature dell’azienda in modo fresco e originale.

Aumenta l’engagement sui social partendo da una piattaforma di Influencer Marketing

Hai deciso di rivolgerti a uno o più micro-influencer affichè possano raccontare al meglio il tuo brand sui social, ma ora non sai da dove iniziare?

Niente paura, il web ti offre piattaforme apposite per l’influencer marketing, veri e propri marketplace nati per far incontrare aziende e content creator. Come AQER, ovviamente.